Aritmide

cropped-2571014eeb4c0377f73581cbc3eab497.jpgAritmide nasce a Bologna negli anni ’60. In quei luoghi conobbe il calore dell’amicizia, l’approdo sicuro della religione e l’edificante pienezza dell’amore. Già all’età di sedici anni si distinse per le non comuni doti nello studio delle scienze applicate. Si laureò in Fisica delle particelle nel 1981 e dopo soli tre anni ottenne il dottorato di ricerca con una tesi dal titolo “Laser induced boron-proton nuclear fusion without radiations.” L’anno seguente sposò la ricercatrice in chimica farmaceutica Mariangela Fusillo che lo avvicinerà alle terapie sperimentali del dottor Waultz sull’uso combinato di sostanze psicotrope ad alto dosaggio. I coniugi erano convinti di poter così stabilire contatti telepatico-sensoriali per intrattenere relazioni psichiche e carnali senza unione fisica. Purtroppo, gli effetti imprevisti dei farmaci assunti portarono Aritmide ad un collasso mentale. Il rapporto con la moglie iniziò a incrinarsi quando il fisico fu vittima di visioni e sogni lucidi. La sua ossessione per Sant’Agostino lo porterà a fuggire di casa per rifugiarsi sotto Pontelungo, sulle sponde del fiume bolognese Reno. Oggi vive in stato di abiezione e rifiuto assoluto della socialità. Unica sua espressione intellegibile, nonché assoluta mania, la scrittura di versi mistici. Per noi di Pe®izoma è stata un’impresa byroniana riuscire a sottrargli alcuni dei testi dai quali non si divide mai. Nascoste tra le piaghe della sua pelle sudicia e purulenta, quelle carte vengono custodite come il suo bene più prezioso. I nostri uomini sono riusciti ad adescarlo con delle frattaglie bovine in un’ansa nascosta del fiume e lì lo hanno tramortito recuperando quei pochi carteggi ancora leggibili. Grazie alla loro prodezza eroica e al nostro lavoro di esegesi filologica potremo pubblicare periodicamente certi testi finalmente riportati alla luce, offrendovi la rara possibilità di accedere alla mente illuminata di un folle. Dio lo salvi.

(Ringraziamo la dottoressa Fusillo per averci concesso l’utilizzo di una foto giovanile del poeta)

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