MANIFESTO DI RESISTENZA POETICA

Adriaen van Utrecht,

Adriaen van Utrecht, “Natura morta con bouquet e teschio.”

Sono LEOLUCA PALMINTERI e questa rivista è OCCUPATA!

Contro i porci onanisti che hanno profanato le belle lettere in questa sede blasfema e licenziosa, oppongo la resistenza della forma pura.

Oggi, giorno 19 agosto 2015, si cancella definitivamente la storia della letteratura di tutti i tempi.

Questo MANIFESTO DI RESISTENZA POETICA consta di due sezioni baconiane divise e contigue.

  • PARS DESTRUENS

Qui di seguito indicherò i miei intenti programmatici riassunti in dieci punti generali e successive dichiarazioni su: SCRITTORE, LETTORE, EDITORE/AGENTE LETTERARIO, CRITICO LETTERARIO, STUDIOSO/PROFESSORE DI LETTERATURA.

Dieci punti programmatici:

  1. Sia cancellato il passato letterario.
  2. Siano depennate le liste di autori canonici.
  3. Si brucino le librerie italiane e straniere, nonché le biblioteche, coi loro frequentatori insignificanti.
  4. Si torturino i professori universitari delle seguenti scuole: Lettere classiche, Lettere Moderne, Letterature Straniere, Filosofia, Scienze della comunicazione, Semiotica.
  5. Si facciano saltare in aria le sedi di giornali e riviste che trattano, anche tangenzialmente, di quella che i più definiscono “letteratura.”
  6. Si giustizino, sommariamente, i giornalisti dediti alla divulgazione pseudo-letteraria.
  7. Si chiudano i blog letterari, al centro della diffusione di tanta spazzatura mediatica.
  8. Si impalino i blogger e i visitatori di suddetti blog.
  9. Sia proibito l’uso delle seguenti parole: post-moderno, post-modernismo, neo-avanguardia, neo-barocco, nouveau roman, post-colonialismo, post-strutturalismo, decostruzionismo, rizoma, perizoma, rizomismo.
  10. Siano amputati ai trasgressori la lingua perché non possano più parlare, le mani e i piedi perché non possano più scrivere e i genitali perché non possano generare altri esseri insulsi.

Scrittore

Chi scrive è mera macchina. Oggetto produttore e a sua volta prodotto da macchine superiori. Ogni vanagloria deve essere soppressa.

Lettore

Chi legge conosce la parola muta. Se l’atto di lettura non lo inserisce nel meccanismo continuo di scrittura-lettura-riscrittura rimarrà ultimo ingranaggio sterile. La sua condanna è l’inutilità.

Editore/agente letterario

Chi opera intorno al meccanismo letterario cercandone il guadagno ha già esaurito il Bello. Non è che fantasma, servo dell’inutile.

Critico letterario

Chi si arroga il diritto di aggiungere parole alle parole già dette senza ironia e ponendosi ad un livello superiore del meccanismo stesso è essere assai deprecabile. Crede di fare meta-letteratura e in realtà è fedele ad una Vanità. La sua divinità lo punisce alla incomprensione: non conoscerà mai il suo vuoto interiore.

Studioso/professore di letteratura

Chi studia o insegna di letteratura è la più bassa delle creature. Non solo presume l’importanza del meccanismo tremendo, ma crede pure che sia legittimo apprenderlo da altri e divulgarlo come insegnamento. Riassume in sé tutti i peccati degli ingranaggi sopraddetti: dello scrittore la vanagloria, del lettore l’inutilità, dell’editore/agente letterario il servilismo, del critico letterario l’incomprensione. A questi mali ne aggiunge un ultimo, più grave: la responsabilità della trasmissione del nulla.

  • PARS CONSTRUENS

Una volta debellato e guarito il male dei nostri tempi non sarà lecito ricostruire un mondo delle lettere: esso per sua natura contiene in sé un vuoto incolmabile. Dunque, eliminata la letteratura, così intesa dai nostri avi e dai contemporanei, dovranno tacere le finzioni. La comunicazione sarà pura forma sintetica finalizzata allo scambio di informazioni quantitativamente rilevanti. Tutto ciò che si troverà al fuori di essa prenderà il nome di Letteratura.

3 pensieri su “MANIFESTO DI RESISTENZA POETICA

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