Gino Supramonte

Iago,_Study_from_an_Italian,_by_Julia_Margaret_Cameron

Una foto giovanile di Gino Supramonte

Nacqui. Novecentottanta, sereno,

figlio di cantastorie e zappaterra,

nella bassa che dal Po il Lambro serra

ove Emila sugge il Lombardo seno.

Nacqui, ma pàrvemi cosa da poco:

per questo non scrivo chi sono e fui,

ma favoleggiando il destino altrui

nutro Calliope d’inclito foco.

Più volte il volto allora giovinetto

detersi alle sorgenti d’Elicona

che ancora sento il prodigioso effetto.

Oggi io sono colui che dona

l’incanto solitario d’un oggetto

che d’inchiostro e sogno in silenzio sona.

Gino Supramonte

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