Questa non è una pipa!

C’era una volta, in una ricca e fiorente città, un artigiano di nome Vanni. Questi, grazie al lavoro del padre, del nonno e del bisnonno prima di lui, si era ritrovato tra le mani un laboratorio famoso in tutto il regno per la creazione di pipe. Qui si potevano trovare pipe di tutte le fogge…

Gino Supramonte

Nacqui. Novecentottanta, sereno, figlio di cantastorie e zappaterra, nella bassa che dal Po il Lambro serra ove Emila sugge il Lombardo seno. Nacqui, ma pàrvemi cosa da poco: per questo non scrivo chi sono e fui, ma favoleggiando il destino altrui nutro Calliope d’inclito foco. Più volte il volto allora giovinetto detersi alle sorgenti d’Elicona…

Milo, il pastore della Valle dell’Isonzo

C’era una volta un pastore sloveno che discendeva le alture fino a travalicare il confine giù da basso, sconfinando in territorio straniero, dove il fiume Isonzo, chiamato Soča da quelli che venivano dalle sue terre, si adagiava azzurro e calmo nella valle che porta il suo nome. Milo, così era detto, era un pastore buono e…

La pottina miracolosa

Rosangela Canalella tra le rose non dischiuse era la più bella. Era giovane e verde, come un lino bianco non ancora scomposto dai turbamenti della passione, ma già si avvicinava a quel cammino di maturazione che porta le bambine a divenire calde ninfe, se non già donne. Aveva ricci neri che le coprivano i seni…

La resurrezione dello storpio cremato

Una volta c’era Salvatore Boccaviglia figlio di un’altra figlia senz’occhi né ciglia. Aveva due bocche, una in alto, una in basso, faccia-caviglia. E se una pregava l’altra mangiava, se una bacia, l’altra sputa, se una canta, l’altra latra. Non era bello, non era brutto, era uno storpio, ecco tutto. La prima voce diceva “va bene”,…